Conferimento di partecipazioni di minoranza: applicazione e abuso

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: Corriere Tributario

Con l’introduzione del comma 2-bis nell’art. 177 del T.U.I.R., anche i conferimenti di minoranza qualificata possono beneficiare del regime di realizzo controllato. Questo aspetto di novità necessita di alcuni interventi interpretativi, che riguardano l’ambito di applicazione delle nuove disposizioni. Inoltre, le possibilità offerte dalla nuova norma consentono di conferire partecipazioni di minoranza in società in cui il conferente deve necessariamente disporre del controllo totalitario, e sulle quali potrebbero essere attuate nuove operazioni. Deve essere approfondito, quindi, il tema dell’applicabilità ad eventuali operazioni successive delle norme sull’abuso del diritto. Il tema dei conferimenti di partecipazioni in regime di realizzo controllato è di estrema attualità, oltre che di rilevanza, nell’attività professionale.

Si è già dedicato un approfondimento alle questioni aperte sui conferimenti di controllo disciplinati dal comma 2 dell’art. 177 del T.U.I.R.; si rende però necessario un ulteriore esame della materia, soprattutto dopo le modifiche normative che hanno interessato la norma di legge. L’inserimento del nuovo comma 2-bis all’art. 177 del T.U.I.R., operato dall’art. 11-bis del D.L. 30 aprile 2019, n. 34, nella sua versione definitiva ha, infatti, esteso l’applicazione del regime di vantaggio alle operazioni di conferimento di partecipazioni non di controllo. In questo caso, per espressa previsione normativa, anche quando il conferitario non dovesse acquisire il controllo della società scambiata, è riconosciuta la possibilità di applicare ugualmente il regime del realizzo controllato previo soddisfacimento di entrambe le seguenti condizioni…

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