Tag : bonus rafforzamento patrimoniale

Verso Telefisco: rafforzamento patrimoniale a ostacoli

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: NT+ Fisco

L’applicazione dell’incentivo al rafforzamento patrimoniale delle imprese (articolo 26 del decreto rilancio) si scontra con molte difficoltà concrete. Una di queste riguarda la situazione in cui una società non è posseduta direttamente da persone fisiche perché esse hanno utilizzato lo strumento di una società holding per concentrare le partecipazioni. Nel caso più comune, siamo in presenza delle cosiddette “holding di famiglia”, nelle quali le persone fisiche detengono la holding la quale, a sua volta, controlla al 100 per cento la società operativa…

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Bond sottoscritti dal Fondo Pmi: corsa al buio e contro il tempo

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: Il Sole 24 Ore

Il decreto Rilancio (Dl 34/2020) prevede una appendice ai bonus per il rafforzamento patrimoniale delle imprese (articolo 26, commi da 12 a 19). Per le società si tratta della possibilità di emettere strumenti finanziari (obbligazioni o titoli di debito) che verranno sottoscritti dal nuovo Fondo patrimonio Pmi, gestito dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa Spa – Invitalia, o da una sua società controllata. Possono beneficiare di questa opportunità le società che rispettano tutti i requisiti previsti dalla norma, analoghi a quelli già evidenziati per il bonus legato agli aumenti di capitale (si veda Il sole 24 ore del 1° giugno), che presentano ricavi 2019 superiori a 10 milioni e fino a 50, alle ulteriori condizioni di aumenti di capitale superiori a 250.000 euro e numero di occupati inferiore a 250 unità. Il flusso delle operazioni e dei calcoli da eseguire è schematizzato qui a fianco. Anche questa disposizione presenta lati poco chiari e aspetti che richiederebbero qualche correzione in sede di conversione del decreto.

La riduzione dei ricavi

Trattandosi del requisito per ottenere un finanziamento, è limitativa la richiesta di riduzione dei ricavi concentrata in un solo bimestre dell’anno (marzo-aprile). Si potrebbe almeno prevedere (per opzione) il riferimento al periodo che va dall’inizio dell’anno al mese precedente a quello di richiesta: in questo modo potrebbero utilizzare l’istituto anche le società che hanno subìto l’effetto negativo sui ricavi nei mesi successivi…

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