Tag : interpello

CLA Deloitte per Valentino Spa. Risposta ad istanza di interpello: applicazione della disciplina transitoria in merito alla transizione da un regime di deducibilità degli interessi passivi basato su ROL contabile ad uno basato su ROL fiscale.

Primo Ceppellini e Beatrice Bertoldi (in foto), partners di CLA Deloitte Tax and Legal, hanno assistito la società Valentino S.p.A. nell’interpello riguardante la corretta applicazione della disciplina transitoria nella determinazione del Reddito operativo lordo (ROL) ai fini della deducibilità degli interessi passivi ai sensi dell’articolo 96 del TUIR.

In data 29/12/2021 è stata pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate la risposta n. 876 all’interpello menzionato, confermando la tesi del contribuente, sui diversi aspetti tecnici posti all’attenzione dell’amministrazione finanziaria.

Tra le conferme degne nota vi è quella riguardante la modalità di utilizzo dei fondi tassati, per i quali è stato previsto un utilizzo secondo una logica “FIFO” (in via prioritaria si intende utilizzato l’accantonamento più vecchio).

 

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Risposta ad istanza di interpello: Valutazione anti-abuso di doppia scissione parziale proporzionale, seguita da conferimento di partecipazioni.

Vi segnaliamo che in data 31/03/2021 è stata pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate la risposta n. 225, favorevole alle posizioni del contribuente, all’interpello predisposto da Primo Ceppellini, Beatrice Bertoldi e Ivetta Macellari, partner di CLA Consulting. L’Agenzia ha confermato la possibilità di utilizzare l’istituto della scissione per trasferire beni immateriali con finalità riorganizzative all’interno di un gruppo societario e ha evidenziato alcune importanti conseguenze ai fini della disciplina del patent box.

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Negozi concatenati: l’elusività è da dimostrare

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: “Il Sole 24 Ore

OPERAZIONI SOCIETARIE
Illegittima l’applicazione «automatica» del registro in misura proporzionale

Una recente risposta dell’Agenzia delle Entrate ad un interpello (n. 13 del 29 gennaio 2019) consente di ritornare sulla delicata vicenda del rapporto tra pluralità di atti e imposta di registro. L’operazione analizzata è una scissione seguita dalla cessione della società che contiene l’ azienda: in essa non vengono ravvisati problemi di abuso del diritto. L’aspetto che suscita qualche riflessione riguarda il paragrafo dedicato alle imposte indirette. L’Agenzia ribadisce che l’effettuazione della scissione finalizzata a scorporare il ramo d’azienda non configura un passaggio indebito realizzato in contrasto con le finalità delle norme fiscali o con i principi dell’ordinamento tributario. Di conseguenza, il comportamento dei contribuenti che scelgono di trasferire l’azienda mediante la cessione delle partecipazioni, previo loro conferimento in un apposito veicolo, non può essere ritenuto abusivo.

La risposta all’ interpello arriva però ad una conclusione diversa che prende in considerazione la “concatenazione” di più operazioni analizzando in sostanza l’ipotesi in cui l’acquisto della società che contiene l’azienda sia seguito da una fusione per incorporazione nella società acquirente: «In questa particolare fattispecie, è infatti chiara la volontà di acquisire direttamente un’azienda, risultando il percorso tortuoso posto in essere volto ad acquisire partecipazioni totalitarie meramente strumentale al predetto obiettivo perseguito. Perciò, la combinazione di tre atti soggetti a tassazione in misura fissa (conferimento d’azienda, cessione delle quote nella conferitaria e fusione per incorporazione della conferitaria da parte dell’acquirente) configurerà il conseguimento di un indebito vantaggio d’imposta consistente nell’aggiramento della tassazione in misura proporzionale della cessione diretta dell’azienda»…

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Interpelli e accordi preventivi con il fisco

Interpelli, istanze e accordi preventivi col fisco sono gli argomenti del nuovo Strumento consultabile liberamente nella sezione dedicata del nostro sito, insieme alle altre pubblicazioni monografiche su temi fiscali e tributari curate dai professionisti CLA Consulting.

L’istituto dell’interpello (previsto dall’articolo 11 della Legge 212/2000) consente ai contribuenti di conoscere l’interpretazione dell’Amministrazione Finanziaria alle norme, che regolano casi concreti e personali.

L’istanza è la modalità di presentazione di un interpello. Si compila in forma libera, è esente da bollo e deve essere sottoscritta dal contribuente con firma autografa e presentata prima della scadenza dei termini previsti per gli obblighi tributari cui fa riferimento.

L’accordo preventivo, invece, rappresenta uno strumento di dialogo con l’Amministrazione finanziaria riservato alle imprese che esercitano attività internazionale. Questa procedura è finalizzata alla stipula di accordi preventivi, con principale riferimento ad alcuni ambiti tra cui:

  • regime dei prezzi
  • trasferimento della residenza fiscale
  • attribuzione di utili o perdite
  • stabile organizzazione
  • dividendi, interessi, royalties

Di seguito l’indice del documento che può essere consultato e scaricato liberamente dal nostro archivio.

  1. Premessa
  2. Istanza e invio dell’interpello
  3. Modalità di presentazione dell’istanza
    1. L’interpello ordinario
    2. L’interpello probatorio
    3. L’interpello anti abuso
    4. L’interpello disapplicativo
    5. L’interpello sui nuovi investimenti
    6. Gli accordi preventivi per le imprese con attività internazionale
  4. Termini di invio e avvenuto ricevimento
  5. Regolarizzazione e trasmissione di ulteriore documentazione
  6. Modalità di risposta
  7. Impugnabilità delle istanze

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Tax & Legal News 19 – 8 ottobre 2018

Credito Iva, compensi degli amministratori, spese di regia, residenza fiscale. Sono questi i temi principali della nuova Tax & Legal News,  la newsletter di informazione fiscale e tributaria a cura dei professionisti Cla Consulting. L’edizione dell’8 ottobre 2018 è consultabile liberamente, insieme a tutti gli arretrati, nella sezione dedicata del nostro sito. Ecco l’indice completo:

Interpretazioni

  • La residenza fiscale non è materia di interpello
  • La scissione del ramo immobiliare non è elusiva

Giurisprudenza

  • La mancata richiesta del compenso amministratore non rappresenta una rinuncia tacita
  • Le spese di regia addebitate dalla capogruppo devono essere esistenti ed inerenti
  • È reato utilizzare il credito Iva se la dichiarazione è stata omessa