Tag : legge di bilancio 2019

Ceppellini e Lugano relatori al convegno “Fisco e Lavoro”

Primo Ceppellini e Roberto Lugano, partner fondatori di CLA Consulting, saranno relatori al convegno “Fisco & Lavoro: tutte le novità per le imprese“,  business conference organizzata da RCS Academy. L’appuntamento è per il 28 marzo a Milano nella sede del Corriere della Sera. Un’occasione di incontro rivolta alle aziende e ai professionisti “per illustrare le misure principali introdotte dalla legge di Bilancio 2019 e confrontarsi con i massimi esperti sulle politiche per le imprese”.

Interverranno nella sessione “Focus Fisco” (dalle 14.15 alle 16.45) sui seguenti temi:

  • Fiscalità di impresa: indirizzi strategici e strumenti agevolativi
  • La gestione del rischio fiscale nel mondo della trasparenza
  • Passaggio generazionale: gli aspetti propedeutici, le imposte di successione e le assicurazioni
  • Pace fiscale
  • Nuovi accertamenti

La partecipazione all’evento è libera, previa registrazione online, fino ad esaurimento posti.

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Tax & Legal News 1 – 16 gennaio 2019

Società tra professionisti, spin-off immobiliare, società conduit, patto di famiglia, esterovestizione, legge di bilancio 2019. Sono questi alcuni degli argomenti trattati el nuovo numero di Tax & Legal News, la newsletter di informazione fiscale e tributaria curata dei professionisti Cla Consulting. L’edizione del 16 gennaio 2019 è consultabile liberamente
nella sezione dedicata del nostro sito insieme a tutti gli arretrati.

Ecco l’indice completo:

Legislazione

  • Approvata la legge 145/2018 (legge di bilancio 2019)
  • Il tasso di interesse legale passa allo 0,8% dall’1 gennaio 2019

Interprestazioni

Giurisprudenza

  • Il trattamento di fine mandato (TFM) non quantificato prima dell’inizio della carica si deduce per cassa
  • I costi intercompany non sono contestabili se c’è consolidato fiscale
  • Nel patto di famiglia le sistemazioni tra fratelli scontano l’imposta al 6 %
  • Le perdite fiscali sono accertabili nel periodo di formazione e non in quello di utilizzo
  • L’indagine sull’esterovestizione deve riguardare anche l’artificiosità della costruzione societaria
  • Residenza estera: gli interessi economici prevalgono sul centro degli affetti

Dottrina

  • Il CNDCE esamina il trattamento contabile della ristrutturazione dei debiti

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Il Decreto Fiscale collegato alla Manovra 2019

Il Tema del mese di dicembre è il Decreto Fiscale collegato alla Manovra di bilancio 2019.  L’approfondimento a cura dei professionisti Cla Consulting è consultabile (insieme a tutti gli arretrati) accedendo alla sezione dedicata del nostro sito.

Tra i temi più significativi del Decreto Legge 23 ottobre 2018 recante “disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria” (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 247 del 23 ottobre 2018) troviamo:

  • pace fiscale (Capo I, articoli 1-9);
  • semplificazione fiscale ed innovazione del processo tributario (Capo II, articoli 10-16);
  • altre disposizioni fiscali (Capo III, articoli 17-20);
  • disposizioni finanziarie urgenti (Titolo II, articoli 21-27).

Nel documento illustriamo i contenuti del provvedimento, così come modificato dagli emendamenti che sono stati approvati dalla Camera del Senato in data 28 novembre. Si ricorda che il testo del disegno di legge dovrà passare all’esame della Camera dei deputati per l’approvazione definitiva (scadenza 22 dicembre 2018).

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Operazioni straordinarie: la via meno onerosa non è abuso

Intervista a Roberto Lugano
Testata:IPSOA Quotidiano

“Non è più contestabile al contribuente la scelta della strada meno onerosa dal punto di vista fiscale, nella consapevolezza della libertà delle scelte imprenditoriali”. Lo ha ricordato Roberto Lugano parlando di operazioni straordinarie e abuso del diritto nell’intervista rilasciata a IPSOA Quotidiano. “Molto spesso”, ha sottolineato Lugano, “viene considerata la strada che i contribuenti adottano per arrivare a determinati risultati: quando si tratta di un percorso fisiologico il parere dell’Agenzia è quasi sempre positivo. Quando invece le scelte adottate o proposte sono più tortuose e sono molto vicine ad un utilizzo distorto dei normali istituti è più facile che vengano individuati i presupposti per l’abuso”.

La legge di Bilancio 2019 ripropone la norma sull’affrancamento del valore delle
partecipazioni. Come si lega questo aspetto con le recenti contestazioni alle
manovre di leveraged cash out?
Non c’è necessariamente un collegamento tra i due aspetti: tutto dipende dal modo in cui viene utilizzata la norma che consente di affrancare con una perizia asseverata il valore delle partecipazioni. L’impiego fisiologico di questa agevolazione è quello di annullare o comunque di ridurre il capital gain nel caso di cessione delle partecipazioni a soggetti terzi a fronte del pagamento di una imposta sostitutiva.
Talvolta, in passato, sono state costruite strutture societarie ad hoc da utilizzare per l’acquisto delle quote da parte degli stessi soci: in pratica, veniva venduta una società con riserve di utili ad un nuovo soggetto che, una volta incassati i dividendi, pagava ai soci originari le partecipazioni acquistate.
In questo modo, i soci di partenza trasformavano i propri proventi da dividendi in capital gain, riuscendo ad evitare l’imposizione piena su questi ultimi grazie alla “rivalutazione” del costo. L’amministrazione finanziaria sta aggredendo queste operazioni, ed ha incontrato anche il conforto delle prime sentenze di merito.

Molti interpelli riguardano il tema dell’abuso del diritto. Quali sono gli elementi comuni che si possono ricavare dalle risposte dell’Agenzia delle Entrate?
Ci sono diversi temi che emergono dalle prime risposte. Innanzi tutto, viene confermato lo spirito per cui non è più contestabile al contribuente la scelta della strada meno onerosa dal punto di vista fiscale, nella consapevolezza della libertà delle scelte imprenditoriali…

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Manovra 2019: operazioni straordinarie e scenario fiscale

Intervista a Primo Cepellini
Testata:IPSOA Quotidiano

“Nelle scelte societarie oppure aziendali la variabile fiscale non rappresenta più da molto tempo uno degli stimoli più importanti. Questo dipende soprattutto dal fatto che la maggior parte delle operazioni straordinarie è basata sul principio della continuità dei valori fiscali e della irrilevanza fiscale delle scelte contabili adottate. Lo scenario che si presenta dal 2019, e cioè dopo che sarà attuata la Manovra di bilancio di fine anno, conferma appieno questa situazione. Naturalmente sulla base delle informazioni ad oggi disponibili”. È quanto dichiara Primo Ceppellini che, nell’intervista rilasciata a IPSOA Quotidiano, precisa anche che “il sistema fiscale non viene utilizzato come stimolo per promuovere operazioni di aggregazione”.

Come cambia la fiscalità dell’impresa con la Manovra 2019?

Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, possiamo dire che la misura della tassazione, nella generalità dei casi, dovrebbe rimanere sostanzialmente invariata. Le uniche misure ampiamente premiali sono previste per i soggetti minori (lavoratori autonomi e imprese individuali) che potranno beneficiare di un innalzamento delle soglie per rimanere nel regime forfetario e di una riduzione dell’aliquota IRPEF. Per le società ci potrebbe essere una riduzione del carico fiscale, ma solo nel caso di effettuazione di investimenti e di incremento della base occupazionale. In compenso sparisce l’ACE, e cioè la misura agevolativa che, seppure con qualche complicazione applicativa, consentiva di ridurre l’imponibile alle imprese che aumentavano i mezzi propri mediante conferimenti di denaro o accantonamenti di utili.

Le operazioni straordinarie possono favorire la crescita delle imprese?

Oggi la crescita del sistema impresa può avvenire prevalentemente grazie ad operazioni straordinarie di acquisizione e di aggregazione. Sono limitati i casi in cui l’incremento dei fatturati avviene solo grazie alle idee innovative o alle capacità commerciali: in un mondo in cui le informazioni sono fruibili in tempo reale da tutti gli operatori, la possibilità di aumentare il proprio peso solo grazie a caratteristiche individuali è sicuramente ridotto. Al contempo, aumentano sempre di più i limiti dimensionali minimi per riuscire a rimanere sul mercato: basterebbe pensare al costo in termini di risorse umane e di denaro della continua crescita degli adempimenti, dei regolamenti e della burocrazia per capire come i costi fissi siano diventati un elemento che impedisce la sopravvivenza alle imprese di dimensioni minime.

La soluzione al problema non può che essere rappresentata dalla crescita dimensionale che si può conseguire solo mediante operazioni di aggregazione: fusioni, joint venture, acquisizioni sono oggi gli strumenti più diffusi per la creazione di realtà economiche di dimensioni significative…

La convenienza non si ferma al carico fiscale

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano 
Testata: “Il Sole 24 Ore”

Il tema delle operazioni straordinarie si presta sempre a considerazioni diversa natura. Sotto un primo profilo, nel corso degli ultimi due anni, sia pure di fronte a una legislazione civilistica e fiscale sostanzialmente immutata, sono comunque interpretazioni e prese di posizione della giurisprudenza che concretamente cambiano l’appetibilità o meno di certe scelte: si pensi come esempio più significativo al “via libera” che hanno avuto le operazioni di scissione seguite dalla cessione della società che detiene una azienda, ora considerate prive di intento elusivo di abuso del diritto. Dal punto di vista della valutazione di convenienza offerta dalla normativa fiscale, invece, non si può fare di si succedute hanno a meno di notare come l’incertezza sul futuro finisca per gravare in alcuni casi sulle scelte delle imprese. Il tema al centro del dibattito politico in attesa della manovra di bilancio 2019, infatti, è proprio quello della rimodulazione delle aliquote dell’Ires e dell’Irpef.

Anche in questo caso è possibile ricorrere a un esempio “estremo”: pensiamo all’incertezza che grava su una società che intende ricorre all’operazione straordinaria di fusione, nella classica ipotesi di aggregazione e semplificazione dei gruppi societari, in termini di scelta dell’affrancamento dei plusvalori sui cespiti aziendali con le aliquote agevolate previste dal sistema. Sembra dunque corretto concludere che, in questa fase delicata di transizione e di rimodulazione del livello di tassazione, il ricorso ad operazioni di tipo straordinario sia maggiormente influenzato da altre variabili piuttosto che da quella fiscale. Proviamo ad analizzare alcune delle finalità per cui si ricorre ai diversi tipi di operazioni, segnalando anche i maggiori spunti che emergono dagli interventi interpretativi e giurisprudenziali degli ultimi tempi…

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