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Tax & Legal News – 16/2023

FOCUS: L’imposta di donazione: casi particolari

 

Gli altri temi trattati: Importazioni: l’IVA si applica al momento dello sdoganamento; Note di variazione IVA anche oltre l’anno per gli accordi transattivi; Smart working e lavoro transfrontaliero all’esame dell’Agenzia; Le imposte sui redditi pagate all’estero si deducono anche dall’IRAP.

 

Sono alcuni degli argomenti che trovate nel nuovo numero di Tax & Legal News, la newsletter di informazione fiscale e tributaria curata dei professionisti CLA Consulting. L’ultimo numero è consultabile liberamente, insieme a tutti gli arretrati, nella sezione dedicata.

 

Di seguito l’indice:

 

SCADENZE FISCALI 

FOCUS

  • L’imposta di donazione: casi particolari

 

NEWS

 

IMPOSTE INDIRETTE

  • Importazioni: l’IVA si applica al momento dello sdoganamento
  • La rinuncia alla quota di legittima è una donazione indiretta
  • Note di variazione IVA anche oltre l’anno per gli accordi transattivi

 

ACCERTAMENTO

  • L’accertamento prima dei sessanta giorni è nullo

 

FISCALITÀ INTERNAZIONALE

  • Smart working e lavoro transfrontaliero all’esame dell’Agenzia
  • Le imposte sui redditi pagate all’estero si deducono anche dall’IRAP

 

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Irap, bonus e neutralità fiscale per il rilancio degli studi professionali

Autori: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Testata: Il Sole 24 Ore

Il mondo delle professioni attraversa una crisi importante, accentuata dall’effetto coronavirus ma che origina da una certa arretratezza normativa e organizzativa; le possibili misure di sostegno e di rilancio per la ripartenza devono quindi anche intervenire una volta per tutte su aspetti strutturali.

La leva fiscale

L’esigenza immediata è quella di superare i problemi contingenti di liquidità. Il sistema più rapido è quello di sospendere le ritenute d’acconto sui compensi: è già stato fatto in parte, ma potrebbe essere esteso come durata e come platea di destinatari. A regime si potrebbe ipotizzare un meccanismo in cui i professionisti che hanno volumi di compensi inferiori a determinate soglie non subiscono ritenute. L’alternativa sarebbe quella di ridurre, per tutti, la percentuale del 20 per cento. La ritenuta potrebbe anche diventare a titolo di imposta (una sorta di flat tax) quando il volume di compensi è particolarmente ridotto. Un altro tema delicato è quello dell’Irap: per le attività di matrice intellettuale sembrerebbe logico rivisitare (se non abolire) questo tributo; sarebbe almeno opportuno trovare un criterio oggettivo per valutare il requisito dell’organizzazione (ad esempio se i compensi superano una soglia e contemporaneamente i costi superano una percentuale dei compensi) a prescindere dalla forma organizzativa (studio individuale, studio associato, società tra professionisti). Un piccolo contributo alla liquidità potrebbe essere dato dagli enti previdenziali, se consentissero di non applicare i contributi integrativi (del 4 %) sui compensi che vengono fatturati ad altri professionisti (anch’essi obbligati al contributo) per prestazioni da rifatturare ai clienti. La leva fiscale dovrebbe però anche aiutare i professionisti che sosterranno costi per adeguarsi alla nuova realtà: si potrebbe pensare, ad esempio, ad incentivi immediati (crediti di imposta subito utilizzabili) per chi assume, o per chi investe nello sviluppo di reti professionali, in piattaforme di consulenza online, in progetti di smart working.

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